Franca FABRIZIO
Franca Fabrizio fin da bambina ha amato giocare con colori e pennelli creando scenari di fantasia.Ha iniziato a dedicarsi interamente alla pittura, partecipando a mostre in Italia e all'estero solo dopo l'esordio in aprile a Paviart 2022 dove ha esposto nello spazio della gallerista Marcella Curcio, con cui ha iniziato una costante collaborazione, dando inizio al suo percorso artistico. Le sue opere molto personali e particolari: hanno tutte un significato profondo da cogliere e decodificare; esse invitano chi le osserva con attenzione a riflessioni sul proprio mondo interiore e sull'esistenza in generale. Attraverso il linguaggio pittorico Franca Fabrizio si abbandona al suo mondo immaginario, emanazione del suo Sé interiore, nella ricerca di un'unione cosmica e di una sintonia anche
con quell'energia creatrice universale da cui tutto deriva e a cui tutto ritorna. Non cercate, perciò, raffigurazioni del mondo reale nelle sue opere, né il rispetto di regole grafiche o la perfezione. Quando dipinge, Franca Fabrizio sembra seguire una dimensione percettiva parallela a quella della quotidianità ed esprime idee e concetti con un simbolismo tutto da scoprire e decodificare. Nelle sue produzioni artistiche sono condensate anche emozioni e sensazioni che vengono proiettate sull'osservatore dalla brillantezza e vivacità dei colori. Ciò che in apparenza può sembrare un tentativo di rappresentazione del reale è, in realtà, l'espressione del suo mondo interiore o della realtà trasfigurata e reinterpretata così come la vede la sua mente. L'artista non disegna quasi mai: inizia a lavorare tratteggiando sulla tela i primi segni grafici senza un progetto iniziale, fino a creare figure, immagini, paesaggi che rappresentano un abbandonarsi all’infinito per giungere a una sorta di liberazione e di afflato cosmico con l’universo stesso. Ogni elemento costituisce la materializzazione colorata di esperienze, emozioni, concetti, sogni e sensazioni che hanno sfiorato il suo animo e arricchito la sua psiche. Ogni immagine è una reinterpretazione del mondo, un messaggio espresso d’impulso che trasfigura il reale, mescolando conscio e inconscio nella creazione di una dimensione parallela tutta da scoprire.
EXIBITION
L'artista Franca Fabrizio ha partecipato a diverse fiere e mostre all'estero (Mosca, Parigi, Oslo, Bruxelles, Vienna, Madrid, Lugano, New York ecc.) e, oltre che in Valle d'Aosta dove risiede, anche in varie altre città italiane (Milano, Roma, Firenze, Torino, Bologna, Palermo, Pavia, Padova, Venezia, Taormina, Noli, Milano, ecc.). Ha in mostra permanente alcune sue opere a Roma, in via Margutta 90, nella Galleria Internazionale “Area Contesa" , altre opere nella Galleria CM di Marcella Curcio a Noli. Sul suo sito (www.francafabrizio.com) sono visionabili sia il suo curriculum artistico sia le critiche ricevute da critici d'arte quali Marta Lock, Giorgio Grasso, Mario Salvo, Ivan Caccavale, Maria Palladino, Valeria Ferranti. Franca Fabrizio, oltre ai riconoscimenti ricevuti nel 2022, tra cui una menzione della commissione di esperti al Luxembourg art prize2022, quando ha iniziato seriamente la sua carriera di “artista”, nel maggio del 2023 ha vinto il terzo premio al Premio DE MARCHI a BOLOGNA. E' stata, inoltre, selezionata per partecipare al PREMIO INTERNAZIONALE DI ARTE CONTEMPORANEA 2023 a Madrid ed alla TRIENNALE di Roma, una manifestazione Internazionale molto importante organizzata nei Musei di S. Salvatore in Lauro dal 1° al 15 dicembre 2023. Nel gennaio 2024 ha preso parte al PREMIO ARTISTA D'EUROPA 2023 a Milano-Brera e, sempre nel gennaio 2024, ha ottenuto a Roma il primo premio nell'ambito della rassegna “Red carpet” organizzata in via Margutta 90 (Galleria Area contesa) Franca Fabrizio, presente sui vari cataloghi delle mostre a cui ha partecipato, è inserita anche sul CAM (catalogo di arte moderna e contemporanea) n.58/2022 e n.59/2023, e anche nell'ATLANTE DELL'ARTE CONTEMPORANEA, frutto della collaborazione tra The Metropolitan museum di New York e Start Corporate Patron di Roma, acquisito dalla Giunti edizioni. L'ATLANTE, presentato ufficialmente a Firenze nell'aprile 2024 e il 25 maggio 2024 a New York, al Metropolitan museum, costituisce un'importante opportunità per far conoscere al mondo la sua arte. L'artista, molto eclettica, con le sue opere intende trasmettere pensieri, messaggi e, con i suoi colori particolarmente intensi, anche emozioni. Il suo genere spazia dall'onirico alle forme geometriche, dal materico informale alle visioni dell'inconscio fino alle rappresentazioni realizzate a spatola di paesaggi reali reinterpretati e visti dal suo occhio interiore. Il critico d'arte Ivan Caccavale di lei dice: “Tra cieli e acque, a volte indistinti, l’artista dipinge illuminata da un terzo occhio grazie al quale riesce a trasportarsi e a trasportare in mondi interiori, sostenuta da una vena lirica in cui la tavolozza obbedisce incantevolmente all’emozione e alle invenzioni del suo ingegno. Indubbio è il dato narrativo, descrittivo ed esplicativo della sua arte”. Il critico internazionale Marta Lock ha scritto: “L’artista sceglie di rimanere nella medesima dimensione immaginaria di Marc Chagall, riprendendone le atmosfere fiabesche all’interno delle quali colloca personaggi, oggetti, animali che sembrano avere una vita propria grazie all’ascolto delle energie sottili, della naturalità, che costituiscono le linee guida essenziali e imprescindibili della sua pittura quanto del suo approccio alla vita. Il suo Espressionismo si mescola così al Simbolismo e all’attitudine di Bosch di riempire tutta la tela con i suoi protagonisti e le sue allegorie come se fossero tutti disposti in un unico piano, ma anche alla tendenza Naif di semplificare la descrizione dei paesaggi e di tutto ciò su cui lo sguardo della Fabrizio si posa, dando vita a uno stile in cui il tratto del segno grafico emerge e si mescola con la parte pittorica, un approccio esecutivo che predilige la semplicità e l’immediatezza, quasi come se la realizzazione dell’opera fosse frutto di un sentire istintivo e come tale deve manifestarsi e fuoriuscire.” Il critico Giorgio Grasso di Franca Fabrizio dice che “è una pittrice che attraverso il colore racconta le storie dell’anima. Plasma le immagini, che imprime sulla tela, attraverso un viaggio introspettivo. Un percorso profondo attraverso il quale filtra la realtà dentro se stessa e la rielabora portandoci allo sguardo mondi energetici fatti di colori, sfumature e corpi animali dinamici.” Per il critico Mario Salvo “Sono opere che raccontano un vissuto ancora giovane e spensierato, proprio come sono i suoi puledri, sempre attivi e senza precise mete da raggiungere o traguardi da tagliare. Sono lì per essere osservati, coccolati, amati. Proprio come queste splendide creature che amano la libertà più pura, in simbiosi con l’artista Franca Fabrizio che la applica sulle sue tele, senza la folle necessità di dover apparire. Le basta “essere” ma soddisfatta del suo proprio mondo, che la stimola donandole soddisfazione ed energia da profondere nelle successive tele.